Pollena Trocchia – Napoli
VILLA dei
MARCHESI CAPPELLI
La villa dei Marchesi del Tito, precedentemente appartenuta alla famiglia Vespoli, risale al XVII/XVIII sec. Costruita nel punto più alto del paese, in posizione panoramica sul vulcano e sul Golfo di Napoli, divenne di proprietà della famiglia Cappelli, Marchesi del Tito, nel 1833.
È un prezioso esempio di “villa vesuviana” immersa nella natura, impreziosita da un delizioso giardino di ispirazione romantica, con molteplici piante rare e alberi secolari.
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A tutt’oggi presenta un buono stato di conservazione anche se è stata più volte modificata e rimaneggiata.
La facciata originaria prospiciente via Cappelli, presenta un motivo di lesene in stucco coronato da mondature sporgenti. Le finestre sono arricchite da architravi con cornici poggianti su finte mensole. Lungo la facciata principale si apre un ampio terrazzo che presenta un bel motivo di muretti intervallati da ringhiere.
Gli interni, di notevole pregio, conservano affreschi di pittori di scuola napoletana, fra cui Andrea Vaccaro e Fedele Fischetti.
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L’ultimo proprietario lasciò la villa in eredità alle Suore Compassioniste Serve di Maria.
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descrizione di
Ambrogino Caracciolo (1932)
Alla villa dei marchesi del Tito, in origine della famiglia Vespoli, edificata nel punto più elevato del paese, s’accede ancor oggi per un bel viale che costeggia alle spalle tutto l’abitato.
Di questa bella dimora settecentesca con l’annesso fondo, allora di cinquanta moggia, si rese aggiudicatario nel 1833 il marchese Domenico Cappelli.
Ne abbiamo una descrizione della metà del secolo scorso quando apparteneva al figlio di lui Emidio* «chiarissimo cultore delle muse latine ed italiane» come scrive il Volpicelli: «Delizioso giardino e bel boschetto con grotticelle, poggetti ed altri assai movimenti di terra sono congiunti con questa casa» e «le stanze adorne di nobili opere di pregiatissimi pittori napoletani, tra le quali si vuol ricordare un bello e grande deposto di Croce di Andrea Vaccaro, ch’è forse quello ricordato dal De Dominici, due santi frati al cospetto della Sacra famiglia del Massimo, ed una Sacra famiglia in una leggiadrissima campagna di Luca Giordano».
Nè convien tacere che «si vede la maggior sala di questa villa, secondo il gusto del secolo XVIII, dipinta dal Fischetti a prospettive di molte logge» intorno alle pareti, e nel soffitto ritratta un’aurora che Giuseppe Ceci riterrebbe piuttosto opera del De Mura.
In questa sala vi si ammira pure un bel pavimento dell’antica fabbrica Giustiniani.
*La citazione di Ambrogino Caracciolo è imprecisa perché Emidio Cappelli non era il figlio di Domenico bensì il fratello.
1. villa dei marchesi cappelli
2. descrizione di ambrogino caracciolo
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Suore Compassioniste
Serve di Maria
Suore Compassioniste
Serve di Maria
La marchesa Concetta Stella, vedova del marchese Carlo Cappelli, aveva in Pollena Trocchia una splendida villa con un bel palazzo a due piani, ed altri accessori utili e necessari per le opere di apostolato. La caritatevole signora volle donare tutto all’Istituto delle Suore Compassioniste-Serve di Maria perché si fondassero: un asilo infantile, un laboratorio ed un oratorio festivo, a beneficio del paese. La marchesa donò insieme alla villa e al palazzo anche un esteso frutteto coltivato da due famiglie di coloni che, con la donazione, restavano dipendenti dell’Istituto. Stipulato l’atto di donazione il 2 luglio del 1938 le suore poterono iniziare le loro attività.
La nuova casa venne dedicata alla Vergine Santissima Immacolata patrona della benefattrice, marchesa Concetta Stella Cappelli che volle vedere in vita il funzionamento delle opere, tant’è che rimase con le suore fino alla sua morte. La marchesa soddisfatta del risultato, di sua iniziativa volle aggiungere al fabbricato un nuovo salone al piano terra che serviva per gli oratoriani e non risparmiò mezzi per attirarli alla frequenza, specialmente alla messa festiva.
Tutto ridondò a gloria di Dio e a beneficio delle anime e a soddisfazione della donatrice che morì (più che ottantenne) assistita dalle suore in quella casa dove l’avevano assistita e curata.
Nel 1940 fu istituita anche la scuola elementare.
Nel 1948 dopo la seconda guerra mondiale fu costruito un grande salone per uso di cinema e di teatro, il tutto sormontato da una grande terrazza.
Nel 1951 in considerazione del fatto che nel paese mancava una scuola media, si decise di rinnovare alcuni ambienti che erano in disuso per ricavarne aule da utilizzare a questo scopo. Per fare tutto questo si dovette fare un piccolo debito, che si riuscì ad estinguere con i proventi della scuola anche perché il prestito era stato fatto da una famiglia di benefattori e quindi senza il peso degli interessi.
La scuola media però non fu mai iniziata.
Nel 1960, l’Educandato fu trasformato in orfanotrofio per raccogliere bambine orfane, figlie di carcerati, ragazze madri e figlie di donne in difficoltà di qualsiasi genere. Negli anni 80 vennero accolti anche i maschi per non dividere i nuclei familiari. Questa esperienza dovette terminare in seguito alla legge che decretava la chiusura degli orfanotrofi.
Negli anni 70 del secolo scorso la scuola subì notevoli trasformazioni, si prolungò il corpo dell’istituto scolastico che si arricchì di nuove aule, bagni e palestra. Ciò permise che la terrazza che guarda verso il Golfo di Napoli si prolungasse ancora di più e a tutt’oggi desta la meraviglia di ogni visitatore.
Fin dall’inizio la scuola ha sempre accolto bambine e bambini provenienti da famiglie disagiate sia di Pollena Trocchia che dei paesi limitrofi.
Dagli inizi gli anni 70 la scuola ospita il centro diurno polifunzionale (semiconvitto) per minori, convenzionato con il Comune di Napoli e con il Comune di Pollena Trocchia, che rappresenta una risposta qualificata ai bisogni di sostegno, recupero, socializzazione, aggregazione, gestione del tempo libero, di partecipazione alla vita sociale, culturale, ricreativa e sportiva dei soggetti in età evolutiva a grave rischio di dispersione scolastica e di criminalità, e offre sostegno alle famiglie.
Il centro garantisce oltre alla scuola al mattino, aperta cinque giorni la settimana dal lunedì al venerdì per tutto l’anno scolastico, anche il prolungamento orario fino alle 17,30 per quattro giorni della settimana, e nei mesi di giugno e luglio un campo estivo.
Oggi la scuola è frequentata da circa 120 alunni
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info e accessibilità
Via Cappelli, 91, 80040 Pollena Trocchia NA
0818972513
orari
Giorni | Mattina | Pomeriggio |
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Lunedì | 09:30 – | 21:30 |
Martedì | 09:30 – | 21:30 |
Mercoledì | 09:30 – | 21:30 |
Giovedì | 09:30 – | 21:30 |
Venerdì | 09:30 – | 21:30 |
Sabato | 09:30 – | 21:30 |
Domenica | 09:30 – | 21:30 |